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Diario di esperimenti di quarantena

Il nuovo format di Pillole di Alimentazione, storie di successi, sperimentazioni, fallimenti e consigli alimentari e di cucina, ogni settimana per te!

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Benvenuto nel nuovo format di Pillole di Alimentazione!

Se anche tu sei piuttosto stanco di vedere solo i grandi successi di cuochi, chef, pasticceri di fama mondiale, ma anche di foto su Instagram scattate alla perfezione prima dell’ingestione di un piatto la cui preparazione è stata tutt’altro che facile questo e i prossimi post fanno al caso tuo.

Abbiamo qualcosa in comune lo vedi? La voglia di verità, di capire come sono andate davvero le cose, sono state rispettati tutti gli accorgimenti in cucina, è riuscito tutto al primo colpo?

Periodo piuttosto prolifico di idee, lo so, ma questa sono certo ti piacerà!

Andiamo con ordine

Non tutte le ciambelle escono col buco si dice no? Ma anche non tutte le pizze vengono al primo colpo, non tutte le torte lievitano, non tutti i plumcakes cuociono e non tutte le cosiddette “Norme di Buona Fabbricazione” vengono rispettate in cucina. Non trovi caro lettore o cara lettrice? Da qui nasce l’idea di questo format. La condivisione non della ricetta, quella è chiaramente ritrovabile online, ma del dietro le quinte e delle piccole chicche di sicurezza alimentare e di nutrizione che si possono ritrovare in errori e in mancati passaggi dell’arte culinaria. Insomma farti sorridere imparando dai miei errori.

Pizza napoletana in padella: come mal interpretare un video su YouTube

Acqua, farina, lievito, zucchero e tanta lievitazione e lavoro di braccia. Questa dai sembra facile a detta del celebre pizzaiolo Davide Civitiello che in questo video https://www.youtube.com/watch?v=SN2HkepzPhU spiega con pazienza e influssi napoletani DOC come replicare la pizza napoletana fatta in casa addirittura in padella.

Tutto pronto e risultato certo insomma?

Non proprio, il risultato almeno al gusto è stato quello atteso, ma non puoi capire l’ansia di non strappare l’impasto, vogliamo parlare poi del terrore che si fondesse il manico della padella nel forno a 240°? Sono stati attimi di angoscia, per fortuna durati poco ma ti assicuro che sono bastati.

La soluzione alle mie angosce è stata lo scoprire che i manici delle moderne pentole e padelle sono fatti per resistere alle alte temperature, non ci voleva poi molto per capirlo. Se però hai ereditato dalla nonna qualche pentolame una soluzione c’è ed è molto semplice, i manici di teglie e padelle, possono essere avvolti nell’alluminio così da non fondersi.

Prossimo week end pizza napoletana per tutti.

Gli gnocchi della domenica: ovvero come sfamare l’intero condominio per pranzo

Se qualcuno sia mai riuscito a preparare nelle giuste quantità gli gnocchi per favore si faccia avanti. Sì perché la scorsa domenica, lo so lo so gli gnocchi si fanno al giovedì, ho sperimentato la ricetta degli gnocchi di patate dolci con il risultato che, se non metti abbastanza farina rischi di trasformare il piano di lavoro in un pantano di purè di color arancione carota e che una volta capito questo concetto produrrai talmente tanti gnocchi anche solamente da due patate da sfamare comodamente l’intero condominio, 4 scale, 8 piani e 2 famiglie per piano. Per fortuna il nostro buon amico freezer ci aiuta e se non aggiungi sale all’impasto puoi congelare il tutto e gustarlo in un secondo tempo. Non metti il sale per evitare l’effetto di scioglimento e poltiglia che si crea in inverno dopo il passaggio dei mezzi spargisale.

Ah una curiosità, il giorno della settimana per gustare questo piatto deriva da una tradizione romana che vuole “Giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato trippa” che si diffuse fra i più poveri che, a causa della mancanza di cibo, scandivano le regole alimentari della settimana. Il proverbio consiglia quindi di fare un pasto abbondante e sostanzioso (come gli gnocchi) a metà settimana (giovedì) per affrontare il digiuno di carne religioso del venerdì di magro.

Avvistamenti di UFO in cucina: crespelle di segale

Che nesso hanno gli ufo e le crespelle? Beh, per rispondere vi manderei la mia foto di un boccone di queste ultime fatte con amore e farina di segale. Ottima la composizione degli ingredienti come da manuale se nonché data la dimensione non ottimale della padella in cui le ho cotte sono venute più simili a pancake un po’ ingrossati, UFO per dirla in parole povere che in questo caso specifico significa “Una Forma Orribile” ma vi assicuro mediata da un gusto particolare e ricercato.

Ah, un po’ di storia a questo punto: sembra che le crespelle, forse e dico forse più sottili delle mie nacquero nel V sec. per sfamare dei pellegrini francesi giunti stremati a Roma dopo il lungo viaggio intrapreso per partecipare alla festa della Candelora. Il pontefice Gelasio ordinò ai suoi cuochi di cucinare un cibo rinvigorente d’emergenza fatto con semplici ingredienti come farina e uova. Queste diedero molto sollievo agli affamati, così la ricetta venne riportata e diffusa in Francia come un alimento restorativo per il corpo e l’anima.

Bene lettrice e lettore a questo punto non sentirti più sconsolato se la torta di mele non ha cotto per via della frutta troppo umida, i pasticci in cucina accadono ma c’è sempre una spiegazione dietro e se l’errore capita agli altri, nella fattispecie al sottoscritto, perché non farne tesoro, eviterai di buttare tutto nell’umido o di mangiare “pallotte volanti non identificate di cibo”.


E se vuoi osservare coi tuoi occhi i risultati delle ultime creazioni in cucina, beh non ti resta che dare uno sguardo proprio qui!





 
 
 

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© 2020 Pillole di Alimentazione by Stefano Recrosio

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